Gli oggetti nautici
"Primo, vedere lontano" è stata senza dubbio la preoccupazione maggiore dei marinai sin dai primordi della navigazione. A volte infatti non basta avere un occhio d'acquila per riconoscere la costa o scoprire il nemico per attaccarlo o fuggire. Così anche i marinai si appropriano dei cannocchiali degli astronomi e usandoli a coppie inventano il binocolo. I cannocchiali antichi, anche se colpiscono per le decorazioni, risultano di solito scadenti sotto il profilo della qualità ottica: le lenti sono tagliate in modo poco preciso e la colla che le tiene unite si deteriora.
I modelli veneziani sono ancora utilizzati a bordo fino all'inizio del XIX secolo. i tubi in legno incollato hanno preso il posto del cartone, mentre l'avorio conferisce un tocco d'eleganza. L'ottone, che venne impiegato dopo il bronzo nella realizzazione degli strumenti di navigazione, doveva rivelarsi ideale per la fabbricazione dei tubi dei cannocchiali, che devono scorrere l'uno dentro l'altro. Dolland, Londra. Cannocchiale ad un solo tirante, dorato, ricoperto di pelle di sagrì verde, oculare d'avorio annerito. Era destinato ad essere usato in mare o a teatro, o forse in entrambe le circostanze: gli ottici inglesi creano spesso oggetti bizzarri. Questo modello di raffinata fattura, ma ugualmente destinato all'uso nautico, è realizzato in ottone e rivestito di cuoio. Dispone di un raffinato accorgimento per attenuare la luce eccessiva. Questo binocolo, ritrovato in un granaio di Saint-Malo e appartenuto a un vecchio pescatore di merluzzi, mostra i segni e i colpi della sua permanenza nelle nebbie di Terranova. |