Gli oggetti nautici
In mare, con cattivo tempo, se non si è più che attenti non si può percepire nulla: ma qualunque siano le circostanze, non si può fare a meno di sentire fischi, corni, colpi di gong e di cannone, campane, vale a dire tutti i segnali sonori che dalla notte dei tempi sono stati utilizzati sulle navi per attirare l'attenzione. Non solo, ma i marinai hanno ben presto fatto parlare, per così dire, le campane e i fischietti con una lingua tutta loro: le campane per esempio battono le ore con colpi doppi, mentre i fischietti, trasformatisi in sirene, segnalano le manovre che la nave sta compiendo. Le prime campane furono senza dubbio quelle delle chiese. Ad adattarsi al nuovo ambiente marino non fu tanto il loro corpo, messo in movimento da rollio e beccheggio, quanto il batacchio, cui venne legato un pezzo di cavo intrecciato. Per molto tempo, fino al XVIII secolo, sebbene la campana di bordo non fosse più del tipo battente, veniva montata come quella delle chiese, ossia infilando una sbarretta nella "corona" (le due piccole piastre forate e parallele poste in cima al corpo della campana). La campana veniva però suonata muovendo il batacchio. |