Le lampade fanno luce, i fanali lanciano segnali. Le prime, inizialmente ad olio, a candela o a petrolio, e infine elettriche, ebbero per molto tempo un uso limitato a bordo a causa del pericolo rappresentato dalla presenza di polvere da sparo. I fanali invece all'inizio non erano molto meglio che lampade da carrozza di pessima qualità, fin quando, alla fine del XIX secolo, alcune gravi collisioni avvenute di notte portarono alla nascita di un primo regolamento dei segnali. La lente di Fresnel, nata originariamente per i fari, venne presto adattata alle luci di posizione, aumentandone la portata.
Luci di via: filtro blu per una luce di via di sinistra; la luce gialla di una lampada a petrolio apparirà così di colore verde, come previsto dai regolamenti internazionali. Allo stesso modo, la luce di via di dritta dispone di un filtro rosso. Questi sono due modelli funzionanti ad elettricità e dotati di ottica Fresnel. Si tratta di modelli per navi di grandi dimensioni.
Doppio fanale bianco di poppa, ad alimentazione elettrica, in grado di coprire un settore di 12 quarte. Quando una lampadina si rompeva in uno dei due fanali, un interruttore accendeva l'altro.
Luci di via laterale a petrolio, per navi a vela. Dispongono di un "camino" per funzionare anche durante le tempeste e di una piastra di fissaggio che impedisce di invertire accidentalmente la luce rossa e quella verde.
Luce bianca in testa d'albero per navi a propulsione meccanica, con ottica Fresnel e illuminazione a petrolio. Il fanale può essere issato per mezzo di cavi d'acciaio che scorrono nelle guide di bronzo.
Un interessante fanale russo a petrolio, dotato di un filtro mobile per segnalare in alfabeto morse.
Una lampada a petrolio da corridoio. Modello adottato dalla marina francese alla fine del XIX secolo
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